Il progetto

La Corte della Carta è un’associazione culturale, laboratorio artistico ed officina di idee che nasce per indagare la materia carta in arte, artigianato, teatro e percorsi didattici.

Nasce a Milano nel 2008 e da anni collabora con biblioteche, scuole, spazi ludici, comuni ed altre associazioni e cooperative del territorio Lombardo.

Dal 2014 partecipa a bandi Europei Erasmus+, pensati per adolescenti e adulti e volti alla promozione della lettura e del patrimonio culturale. Tali progetti hanno coinvolto associazioni dalla Spagna, dal Portogallo e dalla Romania.

L’associazione opera attraverso animazioni, spettacoli e laboratori. Tra i componenti dell’associazione ci sono artisti, atelieristi, attori, bibliotecari e insegnanti.

Abbiamo scelto di chiamarci La Corte della Carta perché in un cortile la condivisione di competenze fa in modo che i cortigiani-abitanti possano raccontarsi e condividere momenti attraverso laboratori teatrali, ludici e creativi, sperimentando la flessibilità della materia carta e le competenze di ognuno.

La scelta della carta nasce dalle caratteristiche di un materiale così povero e ricco allo stesso tempo. 

È accessibile a tutti e ci permette di lavorare sul recupero delle tradizioni che si vanno perdendo, sulla manipolazione artigianale che porta alla creazione di oggetti d’arte e di artigianato. Ci permette di giocare, e di recuperare un tempo per il gioco.

Nella carta si nascondono le storie, che possono essere raccontate, lette o messe in scena, scritte e disegnate. Si nascondono oggetti pronti a diventare personaggi.

Il teatro di figura in particolare è un ambito di ricerca per i soci della corte che si sono formati partecipando ai seminari. Tra questi citiamo quelli promossi dal Teatro del Corvo con Natale Panaro, Bruno Leone, Tinin Mantegazza, Albert Bagnò e Gigi Gherzi con il Teatro degli Incontri. Poi il felice incontro con i Bread and Puppet di Peter Shumann. Da queste frequentazioni nasce l’amore per i materiali semplici utilizzati come cantastorie.

La pedagogia, l’arte e l’artigianato sono gli ambiti di ricerca che ci interessa indagare e sperimentare, contaminandoci e contaminando i paesi e le città che abitiamo.